Il nuovo anno accademico del Collegio Universitario Internazionale di Roma si è aperto con un momento ormai tradizionale ma sempre ricco di significato: il CUIR Day, giornata dedicata alla presentazione del progetto formativo di merito e alla condivisione dei valori che animano la vita collegiale.
Alla presenza del Presidente, Prof. Elvio Covino, del Vicepresidente, Prof. Gian Luca Giovannucci, e del Responsabile delle attività formative, Federico Cavalli, studenti, formatori e membri della comunità del Collegio hanno ripercorso la storia e la missione di questa istituzione, riconosciuta come un unicum nel panorama romano per la sua identità internazionale e interculturale.
Il CUIR accoglie ogni anno studenti provenienti da oltre trenta Paesi dei cinque continenti, offrendo un contesto di vita e di formazione che supera i confini accademici. Il progetto educativo 2025-2026 mette al centro la formazione olistica della persona, fondata sullo sviluppo delle soft skills, sull’educazione alla convivenza e sulla capacità di costruire relazioni autentiche in un ambiente multiculturale.
«La sfida del Collegio – ha sottolineato il Presidente Covino – è formare non soltanto bravi studenti, ma Persone capaci di comprendere, dialogare e guidare nel mondo contemporaneo».
Un’idea ribadita anche dal Vicepresidente Giovannucci, che ha richiamato l’importanza del CUIR come laboratorio di cittadinanza globale, e da Federico Cavalli, che ha illustrato il percorso formativo articolato in moduli dedicati a leadership, comunicazione interculturale e crescita personale.
Il CUIR Day si conferma così non solo come l’inizio di un nuovo anno, ma come un momento simbolico di appartenenza: un invito a riscoprire il valore della comunità, dello studio condiviso e della formazione integrale, nel segno di una cultura che unisce.

