Il Collegio Universitario Internazionale di Roma ha sede nell’ex Conservatorio di San Pasquale in Trastevere, un edificio che da sempre è stato adibito all’assistenza e alla formazione culturale dei ragazzi.
Nel XVIII e nel XIX secolo era vivamente sentita nella tradizione romana l’attività delle opere pie di assistenza, sia morale che materiale, rivolta alla cura dei giovani in particolare stato di bisogno, quali i figli dei carcerati, le fanciulle orfane prive di sostegno familiare, in genere appartenenti alle fasce sociali più deboli. Essendo le istituzioni assistenziali dello Stato ancora molto lontane dall’essere formate, le opere pie rispondevano alle istanze sociali per la formazione e l’istruzione dei giovani. I mezzi di sostentamento, essendo l’assistenza del tutto gratuita, provenivano da lasciti, elargizioni, canoni, e piccoli aiuti quotidiani da parte del Papa, della nobiltà romana della buona borghesia romana. In tal quadro storico-temporale si colloca verso la prima metà dell’Ottocento l’Opera Pia Micheli per gli esercizi spirituali per donne, e la cura e l’istruzione delle ragazze bisognose, fondata dal sacerdote Gioacchino Michelini.
Approvata dalle autorità ecclesiastiche nel 1825, trovò la sua collocazione nel complesso di edifici già sede del Conservatorio di F. Pasquale Baylon in via Anicia, l’attuale sede del Collegio.
L’edificio di via Anicia 12 era stato edificato nel 1743 a cura di Padre Ricci per essere destinato a casa di accoglienza per giovani sole, quindi a Conservatorio per lo studio della musica, a casa di esercizi spirituali e di preparazione alle prime comunioni, mantenendosi l’opera attiva fino ad epoca recente.
Nel trascorrere del tempo è avvenuto che l’insieme degli edifici dell’antico Conservatorio sia stato oggetto di adattamenti e sovrapposizioni, risultandone un organismo al quanto carente di logica distributiva e di servizi generali, pur sempre caratterizzato da notevole pregio architettonico.
La Sovrintendenza per i beni architettonici di Roma, nel quadro delle leggi per la tutela e la conservazione degli edifici di interesse storico monumentale nel centro storico di Roma, ha nel 1997 espresso parere favorevole al recupero del complesso di via Anicia proposto dal CUIR, anche nella prospettiva di riqualificazione urbanistica ed ambientale del vecchio quartiere di Trastevere.
Oggi dopo duecentosettanta anni si delineano quindi i nuovi obiettivi culturali, dopo l’avvenuto intervento di restauro ed adeguamento per la destinazione a sede del “Collegio Universitario Internazionale di Roma” avvenuto all’inizio del 2000.
La continuità storica della tradizione romana dell’antico Conservatorio, rivolto ad accogliere ed istruire i giovani, si compie puntualmente in questa odierna struttura non più soltanto romana, ma internazionale, adempiendosi così la volontà dei benefattori che per oltre due secoli dedicarono a tale finalità le proprie sostanze, sacrifici e fatiche.
La congiunzione tra la continuità storica e la realtà architettonica del complesso, oggi riproposto adeguato alle esigenze dei tempi, hanno trovato il loro punto di incontro nella impostazione progettuale dell’opera; realtà storiche ed architettoniche si fondono nei reperti archeologici emersi dal passato, riportati alla luce durante i lavori di scavo.
I resti delle insulae romane dell’epoca imperiale e le strutture medievali si uniscono nella pietra con le fondamenta degli edifici settecenteschi.
Architettura e tradizione, pietra e tempo testimoniano la loro continuità storica, mentre la lettura del passato si rivela nella trama delle antiche murature.
“Il Conservatorio di San Pasquale in Trastevere: sede del Collegio Universitario Internazionale di Roma”, I&B ITALIA, Ottobre 2000, Roma
L’immobile di via Anicia 13 è stato dichiarato di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10, comma 1 del D. Legs. 22 gennaio 2004, n. 42 con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio del 23 maggio 2008, trattandosi di edificio costruito nel 1743 sotto la guida dell’arch. Francesco Ferruzzi. Il Soprintendente di Roma, arch. Francesco Zurli, in carica negli anni nei quali sotto la sua direzione il CUIR ha restaurato l’edifico per adibirlo a Collegio Universitario (1998-2000), scriveva nella prefazione al libro pubblicato relativo all’opera: “Nel caso specifico sembra che già la conservazione della “destinazione d’uso” del complesso a “convivenza” sia un risultato particolarmente apprezzabile. L’iniziativa di cui si è fatto promotore il CUIR dimostra in buona sostanza come sia possibile in un’azione sinergica, riuscire ad ottenere positivi risultati nel settore della riqualificazione di veri e propri “brani” della città storica.”[1]
[1] S. Fogagnolo, S. Folchi Vici, S. Hernandez Andreu: Il Conservatorio di San Pasquale in Trastevere: sede del Collegio Universitario Internazionale di Roma, I&B Italia s.r.l. – Edizioni d’Arte, 2000, Roma, pag. 13.